Il Regolamento UE sui rapporti P2B: le nuove regole sulla trasparenza contrattuale e gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie
The EU Regulation on P2B relations: the new rules on contractual transparency and alternative dispute resolution tools
Resumen
Lo sviluppo di nuovi mercati e l’emergere di nuove opportunità commerciali, conseguenti alla creazione di piattaforme online (Amazon, Ebay, Booking, ecc.) ha indotto il legislatore europeo ad adottare il Regolamento (UE) 2019/1150, al fine di arginare il rischio che i fornitori di servizi di intermediazione online possano abusare del loro potere contrattuale per imporre unilateralmente alle imprese prassi commerciali scorrette e contrarie a buona fede. Ne è venuta fuori una disciplina molto articolata, basata essenzialmente su regole di trasparenza che prescindono anche dall’esistenza di un successivo rapporto contrattuale. La nuova normativa aggiunge un ulteriore tassello alla tutela delle imprese che commerciano tramite internet perché la disciplina sulle pcs (estesa dal nostro legislatore anche alle microimprese) opera ex post, ovvero per rimediare a situazioni di scorrettezza già verificatesi, mentre il Regolamento P2B, attraverso puntuali obblighi di trasparenza, intende prevenire l’impiego, da parte dei fornitori di servizi di intermediazione online, di pratiche commerciali ingannevoli e aggressive. Dal confronto tra queste discipline emergono, poi, importanti differenze rimediali e, in particolare, il Regolamento introduce anche meccanismi di risoluzione stragiudiziale delle controversie, come la mediazione civile e commerciale, la cui disciplina, però, presenta diverse ombre che potrebbero rendere poco appetibile il ricorso a questo rimedio.
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